Piante Officinali
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Famiglia:
Malvacee Nomi volgari: Malva, malva selvatica, melba, miloghia, nalba, narbighedda, riondella, varmeta Caratteristiche: Pianta erbacea bienne e perenne; ha una radice a fittone e il fusto può essere alto fino a un metro e coperto di peli; Le foglie sono sparse, picciolate e di varie forme (palminervie, lobate e seghettate). I fiori sono riuniti in fascetti all’ascella della foglia, peduncolati con una corolla di cinque petali, rosei o rosei-violacei con strie più cariche. Habitat: dalla zona mediterranea a quella submontana; si rinviene frequentemente nei luoghi erbosi, nei ruderi, lungo le strade e nei campi abbandonati. L'uso della malva è antichissimo: se ne trovano già cenni in epoca romana e greca. |
Malva sylvestris |
Parti utilizzate:
le foglie e i fiori. Le foglie si raccolgono durante
tutta l'estate, preferibilmente in giugno e luglio, e sempre
nelle prime ore del mattino, appena si è asciugata la
rugiada, recidendole senza il picciolo; i fiori vanno colti
in bocciolo, prima che la fioritura sia completa. Per la
conservazione foglie e fiori si essiccano all’ombra, in
strati sottili; le prime si conservano in sacchetti di carta
o tela, i fiori in vasi di vetro al riparo dalla luce.
Le foglie e i fiori della Malva silvestre hanno all’incirca le stesse proprietà e possono, nei trattamenti domestici, venire impiegati separatamente o in miscela, a seconda della disponibilità. Le radici di Malva sono leggermente analgesiche e guariscono i formicolii; inoltre si possono strofinare sulle gengive per pulire i denti. |
Principi attivi:
ricca di mucillagini, contiene potassio, ossalato di
calcio, pectina e vitamine. |